La vinificazione inizia prima di raccogliere l’uva dalla vite, in quanto la cura del vitigno necessita di attenzioni proprio dalla coltivazione. A maturazione completata, viene raccolta l’uva.
Quando il mosto è nel tino, ha inizio la fase della fermentazione. Molto importante è la temperatura di fermentazione, che non dovrà mai essere inferiore ai 18°C.
La pigiatura viene di solito eseguita con apposite macchine capaci di pigiare l’uva e scartarne i raspi. Il mosto che durante la fermentazione aumenta di volume, viene pompato nel tino fino a riempirlo per tre quarti.
Tramite un’elettropompa si toglie il vino dal tino per travasarlo in una botte pulita.
Ad un certo punto, nel tino rimarranno solo vinacce bagnate, che verranno successivamente pressate. Con le vinacce pressate si può avere un ottimo materiale per la distillazione o per la concimazione.
Circa a metà novembre avviene il primo travaso, necessario per togliere residui e impurità dal vino. A questo punto il vino è pronto per l’invecchiamento che potrebbe avvenire in botte o in bottiglia.
Mentre il vino si trova in botti di legno o in contenitori d’acciaio, la fermentazione avviene lentamente per circa un mese fino a quando non raggiunge un completo esaurimento e il vino bloccherà la fase in cui esprime il “frizzare”.
In merito al giorno dell’imbottigliamento, purtroppo in pochi tengono in considerazione le fasi lunari e si tende a seguire il clima, prediligendo giornate soleggiate e con pressione alta.
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